L’Osservatorio Monografie d’Impresa lancia la settima edizione del Premio OMI per la Miglior Monografia Istituzionale d’impresa, al quale possono concorrere le opere realizzate da imprese, agenzie di comunicazione, case editrici e professionisti della grafica e della comunicazione e pubblicate su carta, video o online dal 1°gennaio 2019 al 31 luglio 2024 (informazioni sul sito www.monografieimpresa.it).
Le due giurie del premio (una composta da studenti universitari e una da imprenditori, professionisti e docenti) si riuniranno in settembre e la premiazione avverrà il 16 novembre 2024, in un evento pubblico nell’aula magna dell’Università di Verona.
Alle precedenti sei edizioni del Premio OMI hanno partecipato 333 opere, che raccontano l’intero panorama produttivo italiano, in termini di settori economici, dimensioni aziendali e aree geografiche. Negli anni, si sono aggiudicati il premio: il Laboratorio Chimico Farmaceutico A. Sella, nel 2022, Maurizio Corraini Edizioni per Fila (2020), La Sportiva (2018), Distillerie F.lli
Branca (2016), Cartiere Fedrigoni (2014), Ballarini Paolo & Figli (2013).
29 gennaio 2024 - Le imprese italiane non possono seguitare a reggere il confronto impari con il sistema industriale europeo, in cui è presente da diversi anni uno schema di compensazione del 75% del
costo della CO2 trasferito nel prezzo dell’energia elettrica, mentre i fondi oggi disponibili in Italia permettono una copertura di poco superiore al 20%. Considerando che tale divario pesa per oltre 15 €/MWh,
lo squilibrio che si viene a formare rischia di essere determinante nel delicato equilibrio del libero mercato europeo, e costringe la manifattura italiana a cedere irreversibilmente importanti quote di mercato.
L’approvazione dell’emendamento che raddoppia il Fondo per la Compensazione dei Costi indiretti della CO2 solo a partire dal 2025 è quindi un passo insufficiente e deve essere parte di un percorso di
allineamento rispetto allo standard previsto dalla Direttiva e già applicato in tutta Europa.
Assocarta sulla proposta di regolamento PPWR
CEPI Confederazione europea dell’industria cartaria con Federalimentare e le associazioni europee* che rappresentano la filiera degli imballaggi in carta chiedono di confermare la soglia del 10% nella definizione di imballaggio composito nel regolamento sugli imballaggi (PPWR) e sui rifiuti di imballaggio.
Bruxelles, 24 gennaio 2024 - Alla luce dei triloghi in corso sul regolamento sugli imballaggi (PPWR) e sui rifiuti di imballaggio, come associazioni che rappresentano l'intero ciclo di vita degli imballaggi a base carta, dalla produzione e trasformazione, al riempimento, nonché agli utilizzatori di imballaggi e riciclatori a base carta auspicano che la soglia del 10% sia confermata nella definizione di imballaggio composito in linea con l’emendamento del Parlamento Europeo (art.3.1.19 – riga 188).
Infatti, la definizione di imballaggio composito è divergente tra gli Stati membri e in alcuni casi è specifica per ogni materiale.
Il ruolo dell'industria cartaria nella transizione ecologica e digitale con Giorgio Bartoli CEO di Bartoli Spa.
Il 22 gennaio 2024 al programma XXI Secolo su Rai1 condotto dal giornalista Francesco Giorgino.
https://www.raiplay.it/video/2024/01/XXI-Secolo---Quando-il-presente-diventa-futuro---Puntata-del-22012024-6f927ff3-e5f0-4f77-80a5-d733ec519a91.html (dal minuto - 30.00)
Assocarta sulla Direttiva Green Claims
“La Direttiva Green Claims garantisca requisiti realistici, coerenti con gli standard internazionali, economicamente e tecnicamente fattibili per l’industria ed applicati anche all’import”.
18 gennaio 2024 – Assocarta diffonde oggi, in linea con CEPI e le associazioni europee della filiera cartaria europea, il suo Position Paper sulla direttiva Green Claims alla vigilia della riunione del Gruppo di Lavoro sull’Ambiente (Working Party for Environment) della Commissione europea che si terrà domani a Bruxelles.
“Riguardo alla direttiva UE sui Green Claims Assocarta ritiene fondamentale:
- coinvolgere le parti interessate e gli esperti. Ciò garantisce che i requisiti siano realistici, coerenti con gli standard internazionali e allo stesso tempo economicamente e tecnicamente fattibili per l’industria. Sotto questo profilo è essenziale che la Commissione istituisca un Forum di consultazione, o gruppo di esperti, composto dalle parti interessate del settore privato, comprese le organizzazioni rappresentative delle PMI, e dai partner della società civile per contribuire all'ulteriore sviluppo degli atti delegati come previsto nella proposta.
19 dicembre 2023 - “L’accordo raggiunto sulla proposta di Regolamento sugli Imballaggi perde di vista l’economia circolare europea - un asset di livello mondiale – e mette in discussione gli investimenti fatti e quelli futuri, nonostante gli sforzi e la posizione assunta in sede di Consiglio dal Governo italiano, che riprende la risoluzione approvata dal Parlamento Europeo lo scorso 22 novembre - Così commenta Michele Bianchi, Presidente della Federazione Carta e Grafica, che con i suoi 30 miliardi di fatturato, 1,6% del PIL italiano rappresenta una filiera che ha raggiunto l’85% di riciclo ed è il secondo riciclatore europeo. “Imporre quote di riuso a tutti i materiali significa trattare materiali diversi (rinnovabili o fossili) alla stessa maniera applicando la “neutralità tecnologica” al contrario” spiega Bianchi “Inoltre, introdurre sistemi di riutilizzo (che possono essere innalzati a discrezione dei singoli Stati) significa andare nel senso opposto a quello dell’armonizzazione del mercato interno, utilizzando - paradossalmente - lo strumento del regolamento che è direttamente applicabile”.