Roma, 18 settembre 2024 - “Federazione Carta e Grafica sottoscrive le tre priorità della competitività, produttività e comunità indicate dal Presidente Orsini. Mentre sul versante extra europeo affrontiamo produzioni che non possiedono vincoli ambientali e sociali come i nostri, a livello europeo il costo dell’energia continua a rappresentare un gap incolmabile. E i costi di ETS ad esso collegato, come dichiarato dal Presidente Orsini, rischiano di regalare ai competitor internazionali filiere industriali, come quella della carta, che innervano profondamente il tessuto economico e sociale dell’Italia ” ha affermato il Presidente di Federazione Carta e Grafica, Michele Bianchi, oggi a margine dell’Assemblea Annuale di Confindustria a Roma, che ha aggiunto “E la contrazione dell'industria italiana richiede uno scatto della responsabilità collettiva, di tutti i soggetti sociali e politici del nostro Paese, perché l’industria è parte essenziale della comunità".
Il tempo non è una variabile indipendente. Dobbiamo pareggiare velocemente le attenzioni che gli Stati limitrofi (e quelli extra Ue) mettono sulle bollette di gas e elettricità per le industrie energivore, anche sulla decarbonizzazione.
14/09/2024 L’industria manifatturiera europea, inclusa la carta (ma sono nella stessa condizione altre industrie, vedi acciaio) vivono un momento molto difficile, stretti tra i più alti alti costi energetici e gli obiettivi di decarbonizzazione molto ambiziosi che richiederebbero investimenti massici (un Pnrr ad hoc!).
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Il Summit Agricoltura Oggi 2024 vedrà la partecipazione del direttore di Assocarta Massimo Medugno sui temi della stretta connessione tra industria cartaria e agricoltura quali protagonisti della bioeconomia circolare.
L'evento sarà tramesso live su Class CNBC (Sky 507) e in streaming su milanofinanza.it, italiaoggi.it e la pagina LikedIn di Italia Oggi. Modererà il giornalista Luigi Chiarello.
La carta è una tra le filiere più virtuose in Italia, con un tasso di circolarità al 55% e di riciclo all’85% equivalente al target europeo di riciclo carta al 2030.
Carta e cartone sono anche uno dei quattro progetti faro individuati dal Next Generation EU per i quali finanziamenti ammontano a circa 150 milioni di euro convertibili in 70 progetti con l’obiettivo di agire sull’ammodernamento impiantistico del nostro paese, soprattutto al centro-sud.
Dopo il successo dell’anno passato, dal 5 all'8 novembre, a Rimini, si terrà presso Ecomondo il Paper District: una specifica area espositiva dedicata agli operatori della nostra filiera, dove le aziende possono comunicare il proprio impegno sul fronte ambientale e posizionarsi rispetto ai temi della sostenibilità. Come Federazione Carta e Grafica patrociniamo il Paper District e gestiremo direttamente il convegno di apertura e alcuni momenti del palinsesto convegnistico pensati apposta perché le aziende del settore possano raccontarsi.
Dal 9 al all'11 ottobre 2024 si terrà la trentesima edizione del MIAC, a Lucca presso Lucca Fiere. Il distretto cartario lucchese con una produzione di quasi l’80% della produzione nazionale di carta tissue e circa il 40% della produzione di cartone ondulato conferma il nostro Paese 1° produttore europeo di carte tissue e 3° produttore di carta e cartone per l'imballaggio confermando la regione lucchese sul podio dei distretti industriali europei della carta. Quattro i convegni tecnici dedicati all'industria cartaria che verranno organizzati, durante il MIAC Mostra Internazionale dell'Industria Cartaria 2024, con il supporto di Assocarta e Confindustria Toscana Nord. Una occasione di formazione e di networking sui temi della produzione delle carte tissue, dell'energia e dei chemicals. L'ingresso gratuito per tutti gli operatori del settore cartario: https://www.miac.info/preregistrazione
10/10 ore 14.00: Efficienza energetica e percorsi di decarbonizzazione per l’industria cartaria
11/10 ore 10.00: La chimica a supporto della produzione cartaria nell’era del Green Deal
29 luglio 2024 - Il Piano Mattei sia l’occasione per impostare un nuovo modello di partenariato pubblico privato che permetta alle imprese della manifattura italiana di partecipare alla costruzione di un nuovo mercato energetico, basato sulla cooperazione con il Nord Africa, almeno nello stesso modo in cui la Germania sta, con chirurgica concretezza, stipulando contratti di accesso alle rinnovabili e idrogeno verde con un’ampia molteplicità di interlocutori.
Il Tavolo della Domanda dei consumatori di Confindustria invita il Governo ad attuare il PNIEC come un percorso concreto di avvicinamento agli obiettivi di decarbonizzazione per tutto il Paese, ed evitare che esso confermi la definizione di un modello di mercato delle rinnovabili basato sullo sviluppo interno degli impianti, destinato, come dimostrano i fatti, a restare un obiettivo irrealizzabile.
Basta infatti confrontare l’obiettivo di realizzare oltre 70 GW di nuove FER al 2023 con il trend degli ultimi anni per rendersi conto che l’unico obiettivo effettivamente raggiunto sarà quello di aver garantito incentivi pubblici agli operatori delle rinnovabili.
Le pubblicazioni di questi giorni delle semestrali dei grandi operatori “green” (solo Terna+Enel+Eni hanno messo a segno un utile semestrale totale di 7,6 mld €!!) confermano che il mercato è governato dai produttori di energia e che il progetto di costruzione di un mercato interno delle energie rinnovabili sia fallito. Confermano soprattutto che il problema non è nel prezzo, ma esclusivamente legato ai problemi del permitting, che non potrà essere certo superato da un decreto Ferx generoso, come invece hanno chiesto a gran voce gli operatori nelle ultime settimane.